IL MATCH DEL FINE SETTIMANA: OFFIDANI vs CESETTI

Posted on 5 marzo 2009

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Gli sfidanti: Renzo Offidani e Fabrizio Cesetti. Il ring: la redazione del Corriere Adriatico. Obiettivo: un nuovo faccia a faccia in vista del verdetto di domenica. Mancano tre giorni alle primarie interpartitiche del centro sinistra. L’8 marzo, attorno alle 22, si saprà chi tra i due ce l’avrà fatta e chi no. La convocazione è fissata per mezzogiorno nella sede fermana del nostro giornale in Via Recanati. Fabrizio Cesetti arriva puntuale, Offidani un pò meno (problemi tecnici alla macchina), ma si scusa subito. Le foto di rito e poi si va subito al nocciolo della questione. 

D: Domenica conosceremo il nome del vincitore, quale sarà il ruolo dell’altro nel futuro della coalizione e della Provincia?

C: Va evidenziata la scelta di sottoporci, sia io che Renzo, al giudizio della gente per il bene del centro sinistra unito. Siamo orgogliosi di far parte di questa corsa. Ce ne guadagnerà la futura provincia. Una sfida cordiale, senza mai nessun accenno di polemiche. Se non dovessi risultare premiato la mia corsa finirà li. Non dovrò assumere alcun ruolo nella Provincia di Fermo. Sarò comunque a disposizione del centro sinistra per dare tutto il sostegno ad Offidani. La mia agenda fino a giugno è vuota. Sono a totale disposizione sia da candidato presidente (come credo sarà) che da sostenitore della campagna elettorale. 

O: Quando c’è una sfida c’è competizione. La nostra è vera e corretta. Neanche sotto tortura potrei parlar male di Fabrizio. Le primarie sono lo strumento democratico per arrivare alla scelta del candidato. La dimostrazione che saremo in grado di dare al nuovo Ente un’amministrazione stabile e fattiva. Posso dire fin da ora che non farò nessuna polemica se mai dovessi perdere (non sarà così). Dopo l’8 marzo, in un modo o nell’altro, continuerò a fare quello che ho sempre fatto: mettere la mia passione e le idee a disposizione dei cittadini. Non mi interessa alcun tipo d’incarico alternativo. Voglio fare il presidente. 

D: Sembrate molto simili. Con quali criteri un elettore dovrebbe scegliere l’uno o l’altro?

O: Alla base c’è un programma condiviso da tutta la coalizione che ci accomuna. Per il resto le mie caratteristiche sono sotto gli occhi di tutti. Sono stato sindaco per 3 legislature a Sant’Elpidio A Mare, cinque anni in provincia, ho operato attivamente per la nascita della Provincia di Fermo con i famosi emendamenti fatti approvare contro molte difficoltà, conosco i progetti futuri di questo territorio e sono fiero dei miei rapporti con i sindaci, le istituzioni e le associazioni del Fermano e non solo. Per una provincia nuova serve esperienza e una certa conoscenza della nostra realtà. Prima ascolto la gente, poi decido. Ho fatto una scelta: dedicare la mia vita all’attività amministrativa.

C: Concordo sulla questione del programma condiviso. Credo poi di avere l’autorevolezza per dare una forte identità alla nuova provincia che non sarà neanche per un giorno una succursale di quella di Ascoli. Sono certo di poter organizzare da subito una provincia  con tutte quelle figure professionali indispensabili che non potranno essere solo il frutto di una fredda, seppur necessaria, ripartizione a tavolino. Mi rivolgerò a tutte le realtà del territorio per costruire insieme un progetto di governo. La mia storia e le esperienze maturate, dal ruolo di sindaco a quello di parlamentare, insieme alla mia esperienza professionale, potranno essere e saranno la garanzia per il conseguimento di questo obiettivo.

D: Ancora non vediamo tutte queste differenze…

O: Non sono marcate, è normale. Lo saranno nel confronto con il candidato di centro destra. Ognuno ha conseguito una particolare sensibilità per determinati temi.

C: Entrambi ci stiamo spendendo per il bene di questa provincia. Ognuno ha poi le sue esperienze che mette a disposizione. 

D: Cosa rispondete a chi da come favorito il centro destra per le prossime elezioni di giugno?

C: La partita deve ancora cominciare e si vince al novantesimo minuto. Il risultato finale è aperto, anche se sono convinto che alla fine vincerà il centro sinistra. Non voglio fare nomi, niente Di Ruscio o Basso. Chi parla di un vantaggio del centro destra dice delle bufale. Non voglio guardare al passato, ma al futuro. 

O: Ma quale trionfo! Parlano per scacciare le paure. Sanno di essere divisi, di non avere le carte in regola per governare. La gente è giudice ed ha sotto gli occhi quello che la destra ha fatto: costruire palazzine sopra mura romane, rifiutare la ricapitalizzazione della Steat, non sfruttare i benefici per la terza corsia, la finanza creativa con gli swap.

D: In questa fase elettorale delle primarie quali sono secondo voi gli aspetti che non sono emersi?

O:Il concetto di città territorio. Ogni comune è fondamentale pur riconoscendosi in Fermo capoluogo. Dobbiamo costruire una grande area vasta per lavorare tutti insieme. Tengo molto anche alle tematiche ambientali, sfruttando al meglio le nostre risorse, dal mare ai monti, tutelandole, con tutti i provvedimenti collegati al Turismo. Per Ned e Biomasse va ascoltata la gente.

C: Il mio punto fermo è un no secco alle Ned e alla centrale a Biomasse. Se sarò io presidente questi due mostri non si faranno. Si collega a quanto ha detto Renzo. Con due orrori del genere quale sviluppo potrà avere il turismo? Una tesi che sostengo da tempo, lo dimostra la mia proposta di voler insediare gli uffici della provincia proprio in zona San Claudio. Accanto a questo punterò su un nuovo piano territoriale di coordinamento. 

D: Un messaggio finale?

O e C: Venite in tanti a votare, una grande festa all’insegna della correttezza. Paolo Paoletti

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