Lettera di Arjol Kondi, consigliere comunale aggiunto a Fermo, a difesa di tutti gli immigrati della Regione Marche. Dove sono i nostri diritti?

Posted on 4 marzo 2009

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“Meno male che ci sono lo dicono quasi tutti, ma cambia lo spirito con il quale si afferma questo.  Meno male per i pensionati e per il sistema previdenziale, visto che rappresentano circa il 6% della popolazione  ma producono l’11% del PIL.

Meno male che ci sono anche per quelli che scaricano le colpe di chiunque sugli immigrati. L’Italia è in crisi – colpa degli immigrati; la sicurezza manca – colpa degli immigrati; il sistema scolastico ha delle carenze – colpa degli immigrati; la giustizia è lenta – colpa degli immigrati; i delinquenti sono fuori dalle carceri – colpa degli immigrati (e per fortuna che non ci sono i giudici immigrati; chissà che si potrebbe dire in quel caso?)

Ma chi sono gli immigrati effettivamente? La risposta manca se la domanda si pone a chi conosce l’immigrazione solo grazie alla TV. E se la domanda viene posto ad un immigrato? Questa cosa stranamente non accade molto spesso.

Gli immigrati sono quelle persone che vivono in Italia accanto a te e me, disprezzati dai delinquenti e pregiudicati da tanti altri. È la categoria che paga per i peccati degli altri, di persone che spesse volte non conosce. Si pretende, giustamente, l’integrazione, ma gli viene fatto sapere che non sono ugual ai loro vicini. Strano, visto che la Costituzione garantisce che “i cittadini hanno pari dignità”, forse in questo caso gli immigrati non fanno parte tra i cittadini  . Eh, pare proprio così, quando si tratta di obblighi si fa parte degli cittadini, per i diritti ? – parliamo dopo!

 In un momento quando le famiglie si trovano in gravissime difficoltà economiche, posti di lavoro che mancano, affitti da pagare, mutui che raggiungono valori inimmaginabili al momento quando sono statti contratti, arriva un aiuto ai cittadini, il bonus famiglia. Che bello! Ma agli immigrati? A loro è stata riservata una grandissima sorpresa, una nuova tassa, quella sul permesso di soggiorno. Un documento che mediamente si deve rinnovare o aggiornare non meno di una vola all’anno il quale, da 75 € a persona  da pagare si è pensato, una trovata sicuramente non  da genio e tanto meno con la sensibilità di un genitore, si deve aggiungere a questa somma fino ad altri 200 € per un totale di 275 euro ogni anno per ogni persona.

 Quanto è giusta questa azione? Quanto è giusto togliere il mangiare ai figli degli immigrati dal tavolo per una tassa che tocca solo loro? Quali effetti avrà, o quali effetti si spera da qualcuno che questo abbia? I primi effetti iniziano a sentire e vedere. Stress e depressione hanno già preso il posto della preoccupazione. Il disaggio sociale potrebbe essere il prossimo sintomo. Persone che hanno vissuto in Italia per tanti anni saranno costretti a tornare nei paesi di provenienza dei propri genitori. Adolescenti che sono nati qua e che sono cresciuti qua dovranno andare a vivere in condizioni culturali che non condividono e dove rischiano di non essere accettati.

Questi sono gli immigrati, che vivono nel rispetto delle persone e della Costituzione e che confidano nella stessa perché:

Art. 3.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. 
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. ARJOL KONDI

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